Mini-lifting non chirurgico

Di cosa si tratta

Il mini-lifting non chirurgico è un trattamento estetico indicato per risolvere la lassità cutanea e il migliorare delle piccole rughe, soprattutto a livello del volto. Questa tecnica si pone in alternativa a tecniche chirurgiche invasive o al trattamento con tossina botulinica (soprattutto per le piccole rughe attorno agli occhi).

Tecnologia

Il trattamento si basa su un’avanzata tecnologia, ST ReFirme®, basata sulla combinazione di luce infrarossa (lunghezze d’onda 700-2000nm) e radiofrequenza bipolare (RF) che stimolano il derma profondo (a 4-5 mm) producendo una contrazione con un efficace effetto “lift”.

Inoltre la procedura ST ReFirme® stimola la sintesi a lungo termine del collagene, favorendo la tonificazione e migliorando la lassità cutanea della cute, anche a lungo termine, producendo un effetto di ringiovanimento complessivo.

La procedura

La tecnica inoltre è indolore, è adatta ai fototipi chiari e medi e non richiede lunghi periodi di protezione dalla luce solare.

Il trattamento dura dai 10 ai 30 minuti a seconda dell’estensione dell’area trattata.

Per informazioni o prenotazione non esitare a contattarci allo 0289731963 o direttamente dal sito cliccando su questo link.

La prevenzione dei tumori cutanei: il controllo dei nei

Desidero dedicare questo primo articolo ad un aspetto fondamentale per la prevenzione del melanoma maligno: il controllo dei nei.

Cosa sono i nei

I nei sono delle neoformazioni cutanee estremamente comuni. La maggior parte della popolazione adulta ha infatti un numero di nevi compreso tra 10 e 40. La loro insorgenza avviene durante l’infanzia e possono andare incontro a modificazioni o regressione durante la vita.
Il neo è causato da una proliferazione localizzata di melanociti, ovvero di quelle cellule che producono il pigmento cutaneo, la melanina.
Vi sono diverse tipologie di nevi, caratterizzate da una diversa architettura e manifestazione clinica. Le più comuni sono: nevi giunzionali, nevi composti, nevi dermici e nevi congeniti.

La maggior parte dei nei non è pericolosa. In una ridotta percentuale di casi è tuttavia possibile che il neo vada incontro ad una trasformazione maligna. Secondo l’American Cancer Society, questo rischio nel corso della vita dell’individuo si attesta al 2,5% per i soggetti di carnagione bianca, allo 0,1% per i neri e allo 0,5% per la carnagione mediterranea. L’età media di insorgenza è di 63 anni anche se è comune anche in soggetti sotto i 30 anni.

 

Quali sono i fattori di rischio

I fattori di rischio principali diversi e si possono così riassumere:

  • familiarità
  • fenotipo cutaneo molto chiaro
  • posizione geografica (elevate altitudini nonchè basse latitudini hanno un’esposizione ai raggi UV maggiori)
  • sesso: il genere femminile ha un rischio minore e una prognosi migliore.
  • etnia: quella africana ha un’incidenza inferiore. Tuttavia, dato il colore della pelle, la diagnosi è più tardiva e la prognosi peggiore
  • esposizione UV. Più che una prolungata esposizione, il fattore di rischio principale è costituito dalle ustioni solari in giovane età.

 

Come riconoscere quelli a rischio

Riconoscere un neo a rischio è possibile osservando alcune caratteristiche che si possono così riassumere:

  • Asimmetria: ovvero un neo con una morfologia differente delle due metà
  • Bordi: quando i bordi sono raggiati, sfumati o irregolari
  • Colore: il colore complessivo dipende dal tipo di neo. In questo caso bisogna osservare una differente pigmentazione all’interno del neo (ad esempio la presenza di un’area più scura)
  • Diametro: un neo con diametro maggiore di 0,5-1 cm ha un rischio maggiore di degenerare
  • Evoluzione: parametro fondamentale nella valutazione. Un neo che cambia forma o dimensione in breve tempo è senz’altro meritevole di osservazione specialistica

Il neo con una o più di queste caratteristiche va subito portato all’osservazione dello specialista. Il dermatologo è la figura di riferimento per la valutazione delle neoformazioni cutanee.
E’ buona norma, a prescindere dalla presenza di nei sospetti, una visita dermatologica annuale per lo studio dei nei in tutti i distretti corporei.

 

Quando un neo va asportato

Una volta individuato un neo a rischio, è necessario procedere alla sua asportazione con tecnica chirurgica. L’intervento può essere effettuato in anestesia locale. La cicatrice che residua è permanente, lunga 2 volte la neoformazione.

 

Perchè il Chirurgo Plastico

Il Chirurgo Plastico è in grado di fornire la soluzione esteticamente più adatta ad ogni esigenza, mimetizzando la cicatrice all’interno di una piega, una ruga e utilizzando tecniche di sutura finalizzate a migliorare l’aspetto estetico di una cicatrice.
Inoltre, in caso di nevi di dimensioni sopra il centimetro e in aree corporee sensibili (ad esempio il volto), il Chirurgo Plastico potrà fornirvi una ricostruzione estetica, per minimizzare distorsioni e cicatrici (una cosiddetta “plastica”).

Visologia – Diagnosi attraverso i segni del viso

Metodica medica di analisi diagnostica dei segni del viso, sviluppata autonomamente ed esclusiva dello Studio Gazzola. Consiste nell’esame di 60 aree del viso ciascuna delle quali è connessa con un organo o funzione interna.

In tal modo si definisce, oltre all’eventuale intervento chirurgico, la migliore strategia di equilibrio, depurazione e rinforzo della cute, migliorando la condizione del corrispondente organo o funzione interna.

Per esempio la fronte è connessa in basso e centralmente (area 4) con la gola e il collo, di conseguenza una ruga verticale nella zona della glabella fra le sopracciglia, può accentuarsi in caso di rigidità muscolare della regione cervicale e infiammazione della bocca. Il gonfiore delle aree adiacenti (5 A 1 e 5 B 1) può corrispondere a infiammazione delle gengive nella zona degli incisivi e un gonfiore nelle aree 3 A e 3 B, indica una infiammazione della vescica.

Una infiammazione nella regione 2 k inferior corrisponde a infiammazione del piccolo intestino, con problemi infiammatori e intolleranze alimentari, la 2k media dx a infiammazione del capo del pancreas e la 2k superior a infiammazione del duodeno.

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Un secondo esempio sono le aree palpebrali.

La palpebra superiore è connessa con la funzione epatica: un arrossamento costante della metà inferiore della palpebra superiore (aree: 6 A a dx e 6 B a sx) corrisponde a irritazione cronica del fegato per fenomeni di intolleranze o allergie alimentari o assunzione cronica di farmaci.

La palpebra inferiore (aree 7) corrisponde invece alla circolazione linfovenosa nel piccolo bacino e agli organi contenuti in esso, in particolare gli organi genitali femminili.

Un gonfiore in questa area corrisponde a stasi linfovenosa e a problemi uterini e ovarici.

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A livello del naso, le ali del naso corrispondono alla funzionalità polmonare (area 13 A, polmone destro, area 13 B, polmone sinistro), mentre nella parte superiore del naso (aree 9) sono rappresentate le vie biliari. Sullo zigomo dx appare la funzionalità del cuore dx (area H1)

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Possono comparire macchie o arrossamenti o impallidimenti o formazione particolare di rughe, in relazione con la funzionalità di questi organi.

Le labbra sono in relazione con la funzionalità del piccolo intestino (area 24) a livello del labbro superiore e del grosso intestino o colon (area 25), a livello del labbro inferiore.

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Un rigonfiamento del bordo bianco del labbro, indica stasi linfatica a livello intestinale, come si può riscontrare per esempio nella sindrome del colon irritabile.

Il mento ha molte aree in relazione con la funzionalità degli organi genitali sia maschili, sia femminili. L’area 28 è in relazione nell’uomo con la prostata, nella donna con l’utero, le aree 29 sono in relazione con la vescica. L’area 30 è connessa nel maschio con il pene, nella donna con la vagina.

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In conclusione prima di ogni intervento si può tenere conto della funzionalità degli organi, che contribuiscono a creare sul viso alterazioni di colore o forma, fornire indicazione per ristabilire l’eventuale alterazione dell’equilibrio e ottenere così migliori e più stabili risultati dalla chirurgia.

Bibliografia:

Visologia, Sugarco edizioni 2003

Visology, Ligtning Source, Amazon, 2014

La Visologie, Ligtning Source, Amazon, 2015