Di cosa si tratta

L’entropion consiste in un’inversione della palpebra inferiore. Questa condizione può produrre nei casi più gravi ad un’inversione del margine cigliare. In questi casi sono frequenti cheratocongiuntiviti anche gravi, iperlacrimazione ed epifora (ovvero fuoriuscita delle lacrime dal margine palpebrale). Questa condizione va corretta in tempi rapidi, in quanto l’infiammazione locale può innescare un circolo vizioso con peggioramento del quadro. Un rapido intervento inoltre consente un risultato ottimale.

Tipologie di entropion

L’entropion si divide in:

  • Congenito. Il trattamento precoce è fondamentale per evitare cherato-congiuntiviti ricorrenti.
  • Cicatriziale (ad esempio per un trauma).
  • Involuzionale (detto anche senile): è la tipologia più diffusa di entropion, è dovuto ad una lassità dei tessuti e ad uno slaminamento delle componenti interne della palpebra.

Come si tratta

Il trattamento dell’entropion è chirurgico. Le tecniche che si possono utilizzare sono molteplici e vanno decise caso per caso. Esse consistono nell’ottenere un’eversione del margine palpebrale agendo sulle cause che hanno prodotto il difetto. Le principali tecniche sono:

  • Tecnica di Wies: consiste nel posizionamento di punti evertenti attraverso un’incisione praticata sotto il margine ciliare
  • Quickert: consiste nell’accorciamento della palpebra inferiore e un suo “ritensionamento”. Si possono associare dei punti evertenti.
  • Jones: si tratta di una plicatura dei muscoli retrattori della palpebra. Si può associare a punti evertenti
  • Tarsofrattura: utilizzata per il trattamento dell’entropion cicatriziale. Consiste nell’interruzione mirata e selettiva del tarso.
  • Fissazione tarsale: utilizzata per la correzione dell’entropion congenito.

Grave entropion involuzionale. Si noti l’inversione del margine cigliare.
Intervento di Jones, immediato post-operatorio
Risultato a 7 giorni. Si nota l’ipercorrezione del  margine palpebrale
Risultato a distanza di un mese dall’intervento.