Addome scolpito per lui

L’allenamento fisico e la palestra sono fondamentali per essere in forma e ridurre i depositi di grasso. Non sempre però riescono a produrre un addome scolpito. Infatti l’eccesso adiposo a questo livello non sempre può andare via del tutto. Questo fatto è dovuto alla costituzione e in particolare al numero di cellule adipose in questa regione. Il numero di cellule infatti è costante dalla nascita, a variare con il peso è il volume delle cellule. Per questa ragione, anche se il peso cala, è possibile che residui un certo volume adiposo.

Come avviene il rimodellamento

Il rimodellamento addominale può essere effettuato con diverse tecniche. Queste hanno come obiettivo non solo quello di ridurre il volume ma anche di rimodellare e “scolpire” l’addome. Questo processo può essere effettuato principalmente in due modi:

liposuzione classica: il tessuto adiposo viene aspirato meccanicamente con delle apposite cannule attraverso delle incisioni di pochi millimetri.

liposuzione laser-assistita: il grasso viene letteralmente sciolto attraverso un laser e quindi aspirato al termine della procedura. Rispetto alla liposuzione tradizionale è in grado di ottenere una riduzione di volume maggiore e un effetto di “stiramento” della pelle. Ha inoltre il vantaggio di una ridotta perdita ematica ed ecchimosi rispetto alla procedura classica.

Cosa può fare la liposcultura

La liposuzione viene anche detta “liposcultura”. E’ infatti possibile non solo ridurre il volume adiposo, ma anche rimodellare l’intera area secondo le preferenze del paziente. A livello addominale ad esempio è possibile migliorare selettivamente un’area o scolpire nel tessuto adiposo il classico “six-pack”.

Il decorso dopo l’intervento

L’intervento viene generalmente eseguito in regime di day-hospital e il paziente può tornare a casa poche ore dopo la procedura. La ripresa delle proprie attività è variabile e può avvenire nell’arco di pochi giorni – una settimana. Il post-operatorio non è doloroso. Il fastidio è controllabile con comuni analgesici (come la tachipirina).

Volto quadrato? ecco come trattarlo

Un eccessivo sviluppo del muscolo massetere può conferire un aspetto “quadrato” al volto e rendere così maschili i lineamenti. L’ipertrofia di questo muscolo infatti aumenta il volume dell’area del contorno laterale della mandibola.

Questo difetto estetico è rapidamente correggibile con la tossina botulinica. Si tratta di una proteina in grado di bloccare il rilascio dei neurotrasmettitori, inibendo la contrazione muscolare dove si desidera. Questa tossina viene impiegata molto spesso per eliminare le rughe glabellari, frontali e le zampe di gallina, inibendo la contrazione della muscolatura sottostante che le causa.

Tuttavia con  questa sostanza è possibile effettuare uno “slimming” del volto, trattando il muscolo massetere. Questo consente di ridurne il volume e quindi di rendere un volto squadrato più sottile, delicato e femminile senza alcun intervento chirurgico.

Il trattamento

Il trattamento dura 15 minuti. Nella maggior parte dei casi, l’ipertrofia si risolve nel corso di 30 giorni. Nei casi più gravi, è possibile ripetere il trattamento dopo 30 giorni. fino ad ottenere l’effetto desiderato. L’effetto del trattamento dura dai 4 ai 6 mesi a seconda del caso.

Gluteoplastica: tutto quello che c’è da sapere

Di cosa si tratta

La gluteoplastica è l’intervento che intende migliorare forma, posizione, volume e profilo dei glutei.

Il termine gluteoplastica comprende uno svariato numero di procedure che possono essere combinate fra di loro per raggiungere il risultato desiderato.

Le procedure che vengono comunemente impiegate per il rimodellamento del gluteo sono principalmente tre:

  • liposcultura e lipofilling
  • fili di sospensione
  • protesi glutee

Liposcultura e lipofilling

La liposcultura è una tecnica eccezionale per la ridefinizione del profilo gluteo. Consiste nell’aspirazione del tessuto adiposo con delle apposite cannule attraverso piccole millimetriche incisioni di pochi millimetri. La liposcultura può rimuovere gli accumuli adiposi resistenti all’esercizio fisico, rimodellare il profilo del gluteo o semplicemente diminuirne il volume.

La liposcultura non è solo una tecnica sottrattiva. Il tessuto adiposo infatti può essere utilizzato a piacere per aumentare la proiezione e strutturare le regioni del gluteo che appaiono più “svuotate”. Questo processo avviene con una tecnica denominata “lipofilling”. Il tessuto adiposo dopo essere stato prelevato con delle cannule, viene sottoposto ad un processo di purificazione, trattato e iniettato nelle zone desiderate.

Il lipofilling è inoltre è in grado di migliorare la qualità dei tessuti del gluteo, migliorandone la tonicità e l’aspetto.

La liposcultura è una procedura che può essere eseguita in anestesia locale con sedazione. Questo intervento viene eseguito in day-hospital e la paziente può andare a casa il giorno stesso. I tempi di recupero sono rapidi (7-10 giorni).

Fili di sospensione

Si tratta di una tecnica ancora meno invasiva. Si basa sull’utilizzo di particolari fili che vengono utilizzati per ridistribuire e sollevare il volume del gluteo. La procedura non è definitiva in quanto la durata del filo e quindi del suo effetto è limitata (a seconda del materiale e della procedura 6 mesi – 2 anni), ma l’intervento è più rapido, di durata molto inferiore e richiede una riabilitazione molto rapida (3 giorni). I risultati sono visibili fin da subito.

Protesi glutee

Si tratta dell’intervento più tradizionale, basato sull’impiego di protesi a base di silicone. Questo tipo di intervento trova sempre minori indicazioni, dal momento che la gluteoplastica con liposcultura/lipofilling offre notevoli possibilità di rimodellamento senza l’impiego di protesi.

Le indicazioni di questo intervento si restringono pertanto alle severe atrofie del gluteo o a particolari richieste di aumento di volume in una sola procedura. L’intervento viene effettuato in anestesia generale e necessita di una notte di ricovero. La procedura richiede 2 settimane di convalescenza.

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E dopo aver perso peso? Ecco cosa può fare il rimodellamento corporeo

Perdere peso è un grande traguardo: non solo migliora l’aspetto fisico ma anche la prognosi per malattie cardiovascolari e per l’artrosi delle articolazioni più soggette al carico del peso (ad esempio il ginocchio).

Una perdita di peso superiore a 15 kg può lasciare però anche un eccesso adiposo e cutaneo che non possono essere ridotti nè con la dieta nè con l’esercizio fisico. E’ di questo che si occupa la chirurgia del rimodellamento corporeo.

Quali sono le regioni più colpite dopo un dimagrimento?

Le regioni più colpite dal dimagramento sono soprattutto la regione addominale, i glutei, la regione inguinale, la parte inferiore delle braccia.
Nei casi più lievi si osserva un leggero eccesso adiposo o una lieve lassità della pelle. Nei casi più gravi invece si assiste alla formazione di veri e propri rotoli, in alcuni casi con sofferenza della cute delle pieghe.

Questo rappresenta non solo un difetto estetico, ma anche un forte fattore limitante dal punto di vista sociale e funzionale (limitando l’attività fisica e sportiva).

Quali sono i possibili trattamenti

Il trattamento varia in base al quadro e alla gravità. Una liposcultura può essere dirimente nei casi dove gli accumuli adiposi non sono associati ad un’eccessiva lassità cutanea. Nei casi di eccesso cutaneo maggiore invece sono necessarie procedure più ampie come un’addominoplastica (tradizionale o mini-addominoplastica), una brachioplastica, un lifting cosce o una gluteoplastica.

La regione mammaria

La regione del seno subisce delle importanti modificazioni con un calo del peso corporeo.

Nella donna si assiste infatti ad una forte discesa della mammella (come un involucro che viene svuotato). In questo caso si parla di ptosi. Il quadro può essere trattato e risolto con l’intervento di mastopessi (laddove sia richiesta una risalita del seno) o una mastoplastica riduttiva (quando è necessario associare anche una riduzione del volume mammario).

Nell’uomo invece il dimagramento può lasciare un eccesso cutaneo e adiposo, producendo così un profilo toracico poco maschile. In questi casi la chirurgia plastica può risolvere il quadro, restituendo un profilo toracico adeguato.

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