Durata

90-120 minuti

Anestesia

Generale

Degenza

1 notte

Ritorno in società

7 giorni

Obiettivi

L’aspetto del seno è centrale nella percezione di femminilità. L’intervento di mastoplastica additiva si propone di aumentare il volume del seno con l’impiego di protesi e contemporaneamente di correggere difetti di forma e asimmetrie.

Solo negli Stati Uniti vengono eseguiti ogni anno più di 290.000 interventi di mastoplastica additiva e i numeri sono in costante crescita.

Indicazioni della mastoplastica additiva

  • desiderio di aumentare il volume del seno
  • scarso volume del seno (ipotrofia congenita o acquisita) - ad esempio dopo una gravidanza
  • deformazioni o irregolarità del profilo del seno
  • asimmetria mammaria
In cosa consiste l'intervento


Anestesia

L’intervento di mastoplastica additiva richiede l’anestesia generale e generalmente una notte di ricovero.

Posizionamento della protesi

Esistono diverse varianti dell’intervento di mastoplastica additiva in base al tipo di posizionamento della protesi. I  tipi di posizionamento sono 3:

  • posizionamento sottoghiandolare: la protesi viene posizionata immediatamente sotto alla ghiandola. Questa tecnica si può utilizzare quando la ghiandola abbia un buon volume di partenza. E’ sconsigliato il suo utilizzo nelle pazienti molto esili e con un seno piccolo.
  • posizionamento sottomuscolare: questa tecnica viene preferita nelle pazienti con poco seno e molto magre. La protesi viene posizionata sotto il muscolo grande pettorale. In questo modo il contorno della protesi risulta meno visibile in quanto “camuffato” dalla presenza del muscolo sopra di essa.
  • posizionamento dual-plane: questa soluzione viene attualmente preferita nella maggioranza dei casi. La protesi viene posizionata sotto il muscolo grande pettorale nella sua porzione superiore, mentre viene lasciata sottoghiandolare in quella inferiore. In questo modo il décolleté risulta molto naturale, il seno ha una forma morbida e piena.

Il tipo di procedura si decide durante la visita con il chirurgo in base alle caratteristiche fisiche della paziente e la dimensione del seno che si vuole raggiungere.

Le Protesi


Come sono fatte le protesi

Le protesi che vengono utilizzate durante la mastoplastica additiva sono composte da un guscio di silicone, dalle proprietà molto particolari. Questo guscio infatti possiede una superficie “texturizzata” ovvero dotata di microscopiche irregolarità. Questo presidio serve a ridurre il rischio di rotazioni e movimenti della protesi all’interno della tasca nella quale alloggi, nonché la formazione di una reazione infiammatoria che alteri il profilo della mammella.

Le protesi odierne contengono inoltre un gel siliconico altamente coesivo. Questo significa che in caso di rottura del guscio protesico, il silicone intorno non tende a fuoriuscire e disperdersi all’esterno della protesi. Questo fattore rende le protesi attuali estremamente sicure.

Tipi di protesi

Le protesi si possono distinguere in base alla forma in protesi anatomiche e protesi rotonde.

  • Protesi rotonde: altezza e larghezza della protesi sono uguali per definizione. Si classificano in base al diametro e alla profondità (detta in gergo “proiezione”). Il vantaggio di queste protesi è che sono in grado di riempire in maniera uniforme, specialmente la parte superiore della mammella che risulta solitamente deficitari, valorizzando pertanto in maniera ottimale il decoltè. Inoltre non pongono alcun rischio di alterazione del profilo mammario in caso si verifichi una rotazione della protesi.
  • Protesi anatomiche: hanno generalmente altezza e larghezza differenti. La proiezione massima non si trova al centro della protesi, ma leggermente spostata verso il basso. Possiedono quindi una forma assimilabile a quella di una goccia, mimando in questo modo la forma naturale del seno. Si utilizzano soprattutto in chirurgia ricostruttiva dopo interventi oncologici perchè riescono a dare un risultato naturale.

Il gel al silicone

Le protesi possono avere un diverso contenuto di gel al silicone, fattore che modifica la forma e la consistenza della protesi. In particolare possiamo scegliere:

  • protesi mono-camerali: si tratta di protesi che contengono un solo tipo di gel. La loro consistenza è uniforme in ogni punto. Si tratta della maggior parte delle protesi in commercio.
  • protesi dual-gel: la protesi contiene gel siliconici a consistenza diversa in modo da esaltare la forma, ripienezza e naturalezza del seno. In particolare un gel più denso caratterizza la porzione intermedia e inferiore, un gel più morbido la porzione posteriore e superiore.
  • protesi con gel composito: si tratta di protesi in cui il gel al silicone ha al suo interno delle bolle di materiale inerte. Questo consente di ridurre il peso della protesi. Si tratta del tipo più recente di protesi (protesi “B-lite”)

La scelta della protesi è un punto importante dell’intervento e va discussa con la paziente. La scelta si basa sulle dimensioni del seno prima dell’intervento, sulle dimensioni finali che la paziente vuole ottenere, sulle correzioni che si desidera effettuare con l’intervento (asimmetrie, correzioni di forma, lieve pessi, etc.).

La “manutenzione” della protesi

Le protesi non necessitano di cura nella vita di tutti i giorni. Le pazienti con protesi devono sottoporsi regolarmente a controlli ecografici. La risonanza magnetica è l’esame di scelta per lo studio della mammella con protesi.

Durata delle protesi

La durata degli impianti moderni di quarta generazione non è definita. Se non vi sono segni di rottura non è necessaria la sostituzione. Generalmente si sostituiscono le protesi quando:

  • la paziente desidera un volume più grande o più piccolo
  • cambiamenti di peso o più semplicemente invecchiamento hanno indotto una modificazione di forma delle mammelle, rendendo inadatte le protesi impiantate
  • la protesi è rotta
  • Sono passati più di 20 anni dall’impianto. In questo caso la sostituzione è consigliabile anche in assenza di segni di rottura.

Rottura della protesi

Le protesi si possono rompere in seguito ad un forte trauma come ad esempio un incidente stradale con severo traumatismo alla gabbia toracica. In casi come questo si deve indagare lo stato delle protesi e procedere a sostituzione in caso di rottura. L’intervento non è un’urgenza anche in questo caso perché il gel di silicone è coesivo, ma va comunque eseguito in tempi solleciti.

Le cicatrici


Le cicatrici sono minime e si collocano a livello del solco o a livello dell’areola (a livello della metà inferiore dell’areola ovvero, in gergo, a livello emiareolare inferiore). La scelta varia a seconda della dimensione dell’areola della paziente e dalle sue preferenze. Infatti mentre la cicatrice a livello dell’areola può risultare meno visibile (più “camuffata”), è anche vero che può portare ad una perdita più o meno marcata di sensibilità a livello del capezzolo. Protesi molto grosse possono richiedere l’incisione al solco.

Cosa aspettarsi dopo l'intervento


E’ necessario indossare un reggiseno contenitivo per 4 settimane dopo l’intervento.

Durante l’intervento si posizionano due drenaggi (costituiti da tubi di morbido silicone), uno per parte. Questi vengono generalmente rimossi nelle prime ore dopo l’intervento.

Il dolore, generalmente di grado lieve, si può giovare di un’efficace copertura anti-dolorifica. Generalmente il dolore regredisce nell’arco dei primi 2 giorni.
La paziente può riprendere le normali attività dopo circa 7 giorni dall’intervento chirurgico, mentre l’attività sportiva dopo almeno un mese.

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Prima e dopo

Caso 1 - mastoplastica additiva con contestuale correzione di asimmetria

 

pre

post

Caso 2 - Mastoplastica additiva con pessi

Caso 3 - Mastoplastica additiva