Di cosa si tratta

 

Le ustioni sono una delle principali cause di morbidità e morbilità. Solo negli Stati Uniti si contano infatti due milioni di ustioni all'anno. Fra quelle che richiedono un ricovero, ben il 10% sono fatali.

Si preferisce infatti parlare di malattia da ustione, in quanto il danno termico, chimico o elettrico induce un alterato stato metabolico sistemico mettendo a rischio la funzionalità dell'intero organismo.

Tuttavia la malattia da ustione non è solo acuta e legata all'urgenza dell'evento in sé, ma anche al successivo trattamento degli esiti cicatriziali, spesso esteticamente e funzionalmente invalidanti.

 

Il ruolo del Chirurgo Plastico

 

Il ruolo del chirurgo Plastico è triplice. In urgenza si occupa di effettuare un approfondito debridement delle ferite, mentre in un secondo tempo si occupa della ricostruzione della cute e dei tessuti molli. A distanza di almeno un anno dal trauma invece si occupa di trattare gli esiti cicatriziali.

La ricostruzione precoce è fondamentale per scongiurare infezioni, ristabilire l'equilibrio elettrolitico e poter accelerare il processo riabilitativo.

 

Gli esiti cicatriziali

 

Sebbene la parte più delicata della malattia da ustione riguardi l'urgenza e la successiva ricostruzione, gli esiti cicatriziali accompagnano il paziente per tutta la vita.

Il rimodellamento cicatriziale, la rimozione delle briglie, la lisi delle aderenze e il miglioramento delle aree cicatriziali sono gesti chirurgici necessari per ridonare funzionalità e un aspetto accettabile alle cicatrici. Se vuoi saperne di più su questo tema clicca qui.