L'espansione tissutale è una tecnica molto utilizzata in chirurgia ricostruttiva. Il razionale della tecnica è di ricostruire una determinata regione anatomica attraverso i tessuti sani circostanti che vengono espansi per raggiungere una superficie maggiore.

Si basa sul principio che a cute e altri tessuti molli (ad esempio muscoli e vasi), quando esposti ad una trazione controllata e costante, aumentano la loro superficie attraverso un processo di replicazione cellulare e una ridisposizione delle fibre elastiche.

Le indicazioni sono notevoli e differenti:

  • Ricostruzione mammaria
  • Asportazione di grandi neoformazioni cutanee (nevi giganti, esiti involutivi cicatriziali di emangiomi infantili)
  • Asportazione di ampie regioni cicatriziali (ad esempio esiti di ustioni o traumi)

 

Come funzionano gli espansori

 

Gli espansori sono delle protesi in silicone che vengono impiantate sotto la cute (espansori tissutali generici) o sotto il muscolo grande pettorale (espansori mammari, specificamente disegnati per questo scopo). Queste protesi vengono quindi gonfiate settimanalmente in ambulatorio con soluzione fisiologica, mettendo così in tensione i tessuti sovrastanti.

Sono costituiti da una camera principale, dove viene immagazzinata la soluzione fisiologica, e una valvola. Quest'ultima può essere esterna o integrata nell'espansore. La valvola viene punta durante l'espansione con un ago e consente di introdurre soluzione fisiologica al suo interno, impedendo allo stesso tempo all'acqua di uscire al termine dell'espansione.

Esistono diverse forme e dimensioni di espansori. Generalmente quelli mammari possiedono una valvola integrata, mentre gli altri tipi di espansori hanno una valvola esterna (collegata alla camera dell'espansore tramite un tubo di silicone).

 

Quanto dura il processo di espansione

 

Il processo di espansione inizia generalmente una o due settimane dopo l'impianto. Le espansioni vengono effettuate con cadenza settimanale. Il ciclo di espansione ha una durata complessiva di 2-3 mesi a seconda delle dimensioni dell'espansore e della regione anatomica (ad esempio l'arto inferiore richiede dei tempi di espansione più lunghi). Durante il primo intervento, quando l'area da espandere è molto estesa, si possono impiantare anche più di un espansore.

Al termine del processo di espansione deve essere eseguito un secondo intervento durante il quale viene rimosso l'espansore. In questa fase viene rimossa la neoformazione o l'area cicatriziale (completamente o in parte). La cute espasa viene quindi impiegata a ricostruire l'area cruenta.

 

Il post-operatorio

 

Ad eccezione degli espansori mammari, gli altri tipi di espansori vengono posizionati nel tessuto sottocutaneo. Il post-operatorio sia dell'intervento di impianto, sia dell'intervento di rimozione non è doloroso. Vengono impiegati dei drenaggi, costituiti da tubicini in morbido silicone che vengono rimossi 2-4 giorni dopo l'intervento.

I punti, qualora non vengano usati in materiale riassorbibile, vengono rimossi dopo 2-3 settimane.