Durata
80-120 minuti
Anestesia
Generale
Degenza
1 notte
Ritorno in società
14 giorni

Rinoplastica

Il naso è un elemento fondamentale nel determinare l’aspetto estetico del volto. La rinoplastica è l’intervento chirurgico che si propone di modellare e migliorare l’aspetto estetico del naso. La rinoplastica è un intervento complesso che si propone di agire sia sullo scheletro cartilagineo, sia sullo scheletro osseo del naso. L’intervento è composto da più di 40 passaggi e procedure procedure che mirano a correggere principalmente:

  • la forma e l’orientamento della punta
  • la forma del dorso
  • la larghezza e l’altezza delle narici
  • asimmetrie dello scheletro cartilagineo e/o osseo

Si tratta di un intervento che è in grado di modificare profondamente l’aspetto di una persona e pertanto la sua pianificazione deve essere particolarmente attenta, al fine di stabilire insieme al paziente quali debbano essere gli obiettivi dell’intervento, cosa realisticamente possa essere ottenuto con l’intervento e cosa infine non potrà essere corretto.
Gran parte dei risultati che si può ottenere con l’intervento è influenzato dalle qualità del naso di partenza, quali ad esempio la qualità della cute e lo scheletro osseo. Una cute molto spessa infatti limita le possibilità di rimodellamento, così come uno scheletro osseo esuberante non può essere corretto del tutto.

Il colloquio


Il colloquio deve essere finalizzato a comprendere i bisogni del paziente e mostrare cosa possa essere realisticamente ottenuto con l’intervento. Una volta chiariti questi aspetti, il colloquio si avvale di software che consentono di effettuare una simulazione del risultato. Questo punto è estremamente importante perché consente di convalidare in maniera chiara ciò che è stato definito durante la prima parte analizzando la proiezione di una simulazione finale. Eventuali correzioni possono essere discusse in questa sede in base alle preferenze del paziente.


Tecniche di rinoplastica


La rinoplastica può essere condtotta attraverso delle piccole incisioni a cielo chiuso (detta rinoplastica chiusa) o attraverso un’incisione effettuata all’interno delle narici che consente di esporre le strutture che compongono lo scheletro cartilagineo del naso (rinoplastica aperta).
La differenza fra queste due tecniche è principalmente tecnica e viene effettuata dal chirurgo in base alle necessità operative e alle richieste del paziente.

Il setto


Il naso è una struttura complessa e comprende strutture funzionalmente importanti come il setto e i turbinati. La sua estetica è spesso influenzata dalla corretta conformazione di questi elementi, ma non sempre è correlata. E’ per questo che, per poter stabilire l’anatomia di queste strutture e pianificare correttamente l’intervento, è necessario effettuare un’indagine TC del massiccio faciale e talora una rinomanometria oltre ai normali esami di routine.
Laddove si riscontri una deviazione del setto, congenita o traumatica, durante l’intervento si dovrà procedere ad effettuare una settoplastica. Qualora invece si osservi un’ipertrofia dei turbinati si effettuerà in aggiunta una turbinoplastica.
In alcuni casi è proprio la sintomatologia caratterizzata da riniti allergiche ricorrenti, difficoltà respiratorie e sensazione di ottundimento cronica a spingere il paziente all’intervento. In questi casi potrà essere effettuata una setto-turbinoplastica isolata (qualora il paziente non desideri modificare l’aspetto esteriore del naso) o in associazione alla rinoplastica (si parla quindi di rinosettoplastica).

Degenza e riabilitazione


La degenza per l’intervento di rinoplastica è abitualmente di una notte. Durante il periodo post-operatorio è necessario tenere in sede dei tamponi endonasali e uno splint esterno a scopo contenitivo. Tali presidi si rimuovono dopo un periodo variabile, 1-3 giorni per i tamponi e circa 14 giorni per lo splint.
Dopo l’intervento chirurgico è possibile che compaiano degli ematomi attorno agli occhi che possono permanere per alcuni mesi dall’intervento, generalmente per un periodo variabile di 1-6 mesi.
Il gonfiore è un elemento costante dopo l’intervento, di grado variabile da soggetto a soggetto e regredisce nell’arco di circa 3-6 mesi. Il risultato finale pertanto non è subito visibile, ma si potrà apprezzare dopo almeno 6 mesi.

Rinoplastica secondaria


Un naso già sottoposto ad un intervento chirurgico è sicuramente un naso più complesso. Apportare modifiche su un paziente già sottoposto a rinoplastica richiede un intervento diverso, con la possibilità di dover correggere lo scheletro cartilagineo attraverso l’impiego di innesti di cartilagine (prelevati dal naso stesso, dall’orecchio o dal torace) a seconda delle necessità operatorie. Il colloquio è estremamente importante per capire l’evoluzione morfologica che il naso ha subito dopo il primo intervento e quali sono i desideri del paziente.