Durata
60-80 minuti
Anestesia
Locale con eventuale sedazione
Degenza
No
Ritorno in società
7 giorni

Profiloplastica, di cosa si tratta

Mento e zigomi determinano il profilo del volto. A volte uno zigomo poco evidente o un mento sfuggente possono influenzare negativamente l’estetica del viso. Per questo è necessario ristabilire l’armonia del profilo con un intervento mirato e personalizzato sull’analisi del singolo caso. Si parla quindi di intervento di profiloplastica. Questo termine include anche gli interventi di rinoplastica e lifting faciale di cui ho di parlare in sezioni separate del sito.

Come agire su mento e zigomi


La correzione di mento e zigomi (profiloplastica) può essere effettuata in svariati modi. Per quanto mi riguarda ritengo ormai superato l’impiego di protesi di silicone preferendo ormai quasi in tutti i casi l’utilizzo del tessuto adiposo prelevato dal paziente stesso.

Questa procedura consente di evitare i rischi dell’impiego di una protesi, come eventuali rotazioni o spostamenti dell’impianto a distanza dall’intervento, infezioni e reazioni infiammatorie ad esso legate.

Il tessuto adiposo prelevato dal paziente invece è completamente biocompatibile e con le attuali tecniche di prelievo-impianto la percentuale di attecchimento è estremamente elevata.

Nella maggior parte dei casi è necessaria una sola seduta per apportare le modifiche del profilo richieste. Nei casi dove è richiesto un aumento di volume più consistente, si può rendere necessaria una seconda procedura.

Vantaggi e limitazioni


  • Plastica zigomatica. Sebbene spesso sottovalutato, questo intervento è in grado di ridefinire in maniera importante il terzo medio del volto (ovvero la regione della guancia). Il tessuto adiposo consente la ridistribuzione dei volumi in questa sede, la definizione dello zigomo e soprattutto il ritensionamento della cute, con effetto analogo a quello del lifting anche se di grado inferiore. Rispetto alla zigomoplastica effettuata con protesi l’effetto che ne risulta è più naturale (alla vista e al tatto). In pazienti con cute sottile inoltre l’impianto può risultare visibile.
  • Plastica mentoniera. L’intervento effettuato con il tessuto adiposo è in grado di definire in maniera naturale il profilo del mento (alla vista e al tatto). Rispetto ad una protesi, con il tessuto adiposo è possibile eliminare piccoli inestetismi, rughe e doppi profili. Pazienti con pelle sottile non avranno da temere la visibilità di nessun impianto.

La ridefinizione dei contorni di zigomo e mento con tessuto adiposo è inoltre in grado di migliorare la qualità della cute sovrastante, migliorandone l’aspetto e la luminosità. Eventuali cicatrici pre-esistenti inoltre potranno giovarsi del trattamento.

Se il prelievo del tessuto adiposo dal paziente può da alcuni essere considerato un vantaggio, per altri può tuttavia essere una limitazione laddove gli accumuli adiposi possano risultare limitati.

Cicatrici


Le cicatrici sono minime, generalmente una per parte da trattare, della lunghezza di 1 mm ciascuna, di solito collocate all’interno di pieghe cutanee o rughe.

A livello dell’area di prelievo del tessuto adiposo sono inoltre necessarie cicatrici di circa 2 mm di diametro per sede di prelievo (ad esempio una a livello ombelicale, una sui fianchi, etc.).

Intervento e post-operatorio


L’intervento viene eseguito in anestesia locale con sedazione ed eseguito in regime di day-hospital. L’intervento dura circa un’ora. In seguito all’intervento si richeide che il paziente indossi una medicazione contenitiva a livello dell’area di prelievo del grasso, per prevenire la formazione di ematomi.

A livello del volto è necessaria una medicazione leggera, eventualmente un leggero bendaggio che viene rimosso il giorno seguente.

I punti vengono rimossi una settimana dopo l’intervento. La ripresa delle attitività è consigliata a partire da una settimana. L’attività sportiva è consentita a partire da 3 settimane dall’intervento.

A livello dell’area di prelievo del tessuto adiposo e a livello del volto si possono verificare delle ecchimosi che generalmente si risolvono nell’arco di un mese.