Durata
90-180 minuti
Anestesia
Generale
Degenza
1-2 notti
Ritorno in società
10 giorni

Mammelle troppo grandi o ptosiche possono costituire un grave problema, sia di carattere estetico sia posturale, sia cutaneo (per l’infiammazione e talora l’ulcerazione della pelle a livello dei solchi sottomammari, fenomeno definito come intertrigine).

L’intervento di mastoplastica riduttiva mira a ridurre il volume delle mammelle e contestualmente correggere la ptosi che spesso si associa, ripristinando un volume armonico e un profilo soddisfacente.

L’intervento impiega alcune procedure chirurgiche simili a quello di mastopessi per rimodellare la mammella e far risalire il complesso areola-capezzolo. Naturalmente a differenza della sola pessi, in questo caso si associa una riduzione del volume mammario. La ghiandola mammaria residua può essere utilizzata per aumentare la proiezione delle mammelle specialmente nei quadranti superiori che spesso risultano svuotati, con un effetto simile a quello di una protesi (si parla in questo caso di “autoprotesi”).

Modalità Chirurgiche


L’intervento può essere eseguito con diverse tecniche a seconda del grado di riduzione che si vuole ottenere e del grado di ptosi:

  • Mastoplastica riduttiva periareolare: viene generalmente indicata in caso di ptosi e ipertrofie mammarie di grado lieve-moderato. Consiste nell’elevazione della posizione del complesso areola-capezzolo, una lieve riduzione di volume ghiandolare e pessi della ghiandola. L’incisione impiegata in questo intervento viene eseguita attorno all’areola (da cui appunto deriva il nome “peri-areolare”).
  • Mastoplastica riduttiva a cicatrice verticale. Questa tecnica viene adottata per mammelle con un grado medio di ptosi e ipertrofia. Questa tecnica consente un rimodellamento e un innalzamento più efficace della ghiandola. Non è adatta a mammelle con una ptosi e un ipertrofia di grado severo
  • Mastopessi con cicatrice a T invertita. Questa tecnica è indicata per lo più in caso di ptosi e ipertrofie di grado severo. Consente un rimodellamento della mammella di grado superiore ma necessita, rispetto alla tecnica di mastopessi a cicatrice verticale, anche di una cicatrice orizzontale che viene posta a livello del solco sottomammario.
Preparazione all'intervento chirurgico

In preparazione a questo intervento la paziente deve eseguire uno screening completo della mammella, cioè una mammografia e un’ecografia. Eventuali noduli sospetti andranno approfonditi per escludere patologie di carattere neoplastico.

Un attento colloquio pre-operatorio deve inoltre raccogliere i desideri della paziente, esporre gli obiettivi del trattamento.

L’intervento si svolge in anestesia generale e può avere una durata variabile a seconda del grado di ptosi, ipertrofia e a seconda della tecnica scelta.

Post-operatorio


Nel periodo post-operatorio la paziente dovrà indossare un reggiseno contenitivo per 14 giorni dall’intervento chirurgico. E’ possibile che in alcuni casi si scelga di mantenere in sede dei drenaggi, costituiti da tubicini in morbido silicone, che vengono solitamente rimossi in ambulatorio 4-7 giorni dopo l’intervento chirurgico.

La paziente può ritornare alla propria attività lavorativa dopo 7-10 giorni dall’intervento chirurgico. L’attività fisica può essere ripresa nella maggior parte dei casi tra le 3 e le 4 settimane dopo l’intervento.

Subito dopo l’intervento i tessuti sono gonfi (si parla di edema tissutale) e ritornano alla normalità nell’arco di circa 30 giorni. Inoltre la ghiandola, laddove questa subisca l’intervento di pessi, si assesta in circa 6 mesi. Sebbene quindi le cicatrici guariscano in 2-3 settimane dall’intervento, il risultato si potrà apprezzare dopo circa 6 mesi.

Risultato


Questo intervento non ferma il fenomeno di ptosi delle mammelle. Il risultato non può essere definitivo perché la gravità continuerà a fare il suo corso anche dopo l’intervento. Inoltre successive oscillazioni del peso possono portare ad un successivo aumento della mammella. Per quanto concerne la ptosi, il risultato sarà soddisfacente e le mammelle manterranno la morfologia data dall’intervento per circa 3-6 anni (a seconda del tipo di mammella e di intervento effettuato).

Oscillazioni del peso corporeo potranno modificare la forma della mammella ottenuta con l’intervento.

L’intervento di mastopessi, a seconda della tecnica chirurgica che viene adottata, può portare ad un’impossibilità ad allattare e ad una diminuita sensibilità del capezzolo.

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