Durata
60-120 minuti
Anestesia
Locale con sedazione / generale
Degenza
0-1 notte
Ritorno in società
7 giorni

L’aspetto del seno è centrale nella percezione di femminilità. L'intervento di mastoplastica additiva con grasso si propone di aumentare il volume del seno correggendone forma e asimmetrie con tessuto adiposo autologo.

Negli ultimi anni sono stati compiuti passi da gigante nella processazione e nel trapianto di tessuto adiposo prelevato dal paziente stesso (autologo). Questo ha consentito un utilizzo a largo spettro del grasso per i più svariati impieghi (come filler per rughe, labbra, miglioramento di cicatrici) tra cui si annovera l’aumento del seno. Inizialmente venne usato in ambito mammario per correggere piccoli difetti e asimmetrie in chirurgia ricostruttiva dopo interventi oncologici. In seguito ha preso piede in chirurgia estetica per l'aumento del seno.

Quali sono le indicazioni all’aumento del seno con tessuto adiposo?


Le indicazioni sono le stesse della mastoplastica additiva con protesi in silicone:

  • Desiderio di mammelle più grandi
  • Ipotrofia congenita o acquisita (ad esempio dopo una gravidanza) delle mammelle
  • Deformazioni o irregolarità del profilo di una o di entrambe le mammelle
  • Asimmetria
Cosa cambia rispetto all’intervento di aumento con protesi di silicone

I vantaggi dell’aumento del seno con tessuto adiposo sono innumerevoli rispetto all’impiego della protesi in silicone e sono così riassumibili:

  • Non espone la paziente ai rischi di una protesi di silicone. Il grasso infatti è pienamente biocompatibile (è prelevato dalla paziente stessa), non è soggetto a reazioni infiammatorie né a modificazioni nel tempo (ad esempio la contrattura capsulare, ovvero dei tessuti che circondano la protesi), elimina il rischio di rottura della protesi. Elimina inoltre la necessità di sostituire la protesi per ragioni di sicurezza ogni 20 anni.
  • Consistenza naturale. La consistenza del seno in cui è stato fatto un aumento con grasso non è percettibile perché è stato apportato un tessuto (il grasso) già presente nella mammella. La consistenza non è pertanto modificata rispetto alla mammella naturale. La protesi al silicone, per quanto il gel abbia una consistenza simile a quella mammaria, non sarà mai perfettamente uguale. Inoltre il comportamento della mammella soggetta all’aumento con tessuto adiposo avrà un comportamento analogo a quella di una mammella naturale in ogni posizione e tipo di attività
  • Ridotte cicatrici. L’intervento di mastoplastica additiva con protesi necessita di un incisione che consenta il passaggio della protesi. l’incisione è generalmente collocata nel solco mammario o sul perimetro inferiore dell’areola. Nel caso dell’intervento di mastoplastica additiva con tessuto adiposo le uniche incisioni necessarie sono millimetriche, tali da consentire l’ingresso di una cannula
  • Liposuzione. Durante l’intervento di mastoplastica additiva con grasso viene per forza di cose associata l’aspirazione del tessuto adiposo, procedendo al rimodellamento di un’altra area corporea.
Quali sono invece i rischi e gli svantaggi dell’impiego di grasso

  • Attecchimento. Il grasso attecchisce in una percentuale variabile tra il 60-90%. Per raggiungere un volume equivalente di una protesi di medie-grandi dimensioni è possibile dover ricorrere a più di un intervento di lipofilling
  • Necessità di una sede di prelievo adeguata. Pazienti troppo magre o con richieste di aumento sproporzionato rispetto alla quantità di tessuto adiposo prelevabile

Non è stata dimostrata alcuna interferenza del tessuto adiposo con la ghiandola mammaria e con lo sviluppo di neoplasie. Il tessuto adiposo non interferisce inoltre con la diagnosi di neoplasie della mammella.

Come si svolge l'intervento


L’intervento chirurgico di lipofilling si divide in 3 fasi:

–   Fase di prelievo del tessuto adiposo. Il tessuto adiposo viene prelevato da una regione dove il tessuto adiposo possa essere prelevato con facilità (generalmente l’addome, i fianchi, la regione trocanterica). L’accesso chirurgico è di circa 2 mm (deve consentire l’inserimento della cannula) e viene generalmente collocato in punti poco visibili (ad esempio all’interno dell’ombelico, nelle pieghe corporee). Vengono dati due punti di sutura per accesso chirurgico che si rimuovono la settimana successiva. Il tessuto adiposo viene aspirato con delle cannule. La procedura è lievemente diversa dalla liposuzione, in quanto le cannule sono più sottili e viene utilizzata una pressione di aspirazione inferiore per evitare le cellule adipose da impiantare. Il tessuto adiposo viene quindi raccolto. Una volta che è stata prelevata una quantità di tessuto adatta all’utilizzo pianificato, è possibile continuare con una normale liposuzione

–   Fase di processazione. Il tessuto adiposo viene trattato in modo da separare la porzione ricca da adipociti da materiale sieroso e olio.

–   Fase di impianto. In questa fase il tessuto adiposo purificato in precedenza viene trasferito all’interno di siringhe adatte che, con apposite cannule, consentono di impiantare con precisione. Anche in questo caso le cicatrici sono limitate a 2 mm, tali da consentire il passaggio delle cannule.

Post-operatorio


I punti degli accessi vengono rimossi dopo 7 giorni. È necessario indossare una guaina compressiva nella sede di prelievo del tessuto da adiposo in modo da ridurre il fenomeno delle ecchimosi che si verifica in questa sede. A livello del seno vengono applicati dei cerotti e il reggiseno contenitivo che va mantenuto per circa 3 settimane.

Le attività quotidiane possono essere riprese nell’arco di una settimana. Per l’attività sportiva e l’attività fisica intensa è necessario attendere almeno 3 settimane.

Il gonfiore dei tessuti dove è stato prelevato il tessuto adiposo (così come le ecchimosi) può durare per 1-2 mesi.