Durata
60-120 minuti
Anestesia
locale con sedazione / generale
Degenza
0-1 notte
Ritorno in società
7-10 giorni

Diverse cause concorrono nel causare una ptosi mammaria: l’età, la perdita di elasticità cutanea, una riduzione di peso (e quindi di volume mammario), una gravidanza. L’intervento di mastopessi si propone di correggere le mammelle “cadenti”, ripristinare una distribuzione armonica del volume mammario e riposizionare il complesso areola-capezzolo.

Vi sono diversi tipi di mastopessi che si possono eseguire. La scelta della tecnica varia a seconda del grado di ptosi:

  • Mastopessi periareolare: viene generalmente indicata in caso di ptosi di grado lieve-moderato. Consiste nell’elevazione della posizione del complesso areola-capezzolo e della ghiandola attraverso un’incisione attorno all’areola (detta per questo peri-areolare).
  • Mastopessi a cicatrice verticale (secondo Lejour). Questa tecnica viene adottata per mammelle con un grado medio di ptosi. In questo caso è possibile associare una piccola riduzione del volume. Questa tecnica consente di correggere in maniera più efficace una ptosi di tipo ghiandolare.
  • Mastopessi con cicatrice a T invertita. Questa tecnica è indicata per lo più in caso di ptosi di grado severo, con possibilità di associare alla pessi una riduzione di volume mammario. Consente un rimodellamento della mammella di grado superiore ma necessita, rispetto alla tecnica di mastopessi a cicatrice verticale, anche di una cicatrice orizzontale che viene posta a livello del solco sottomammario.
Preparazione all'intervento


In preparazione a questo intervento la paziente deve eseguire uno screening completo della mammella, cioè una mammografia e un’ecografia. Eventuali noduli sospetti andranno approfonditi per escludere patologie di carattere neoplastico.

Un attento colloquio pre-operatorio deve inoltre raccogliere i desideri della paziente, esporre gli obiettivi del trattamento.

L’intervento si svolge in anestesia generale e può avere una durata variabile a seconda del grado di ptosi e della tecnica scelta.

Il periodo post-operatorio


Nel periodo post-operatorio la paziente dovrà indossare un reggiseno contenitivo per 14 giorni dall’intervento chirurgico. E’ possibile che in alcuni casi si scelga di mantenere in sede dei drenaggi, costituiti da tubicini in morbido silicone, che vengono solitamente rimossi in ambulatorio 4-7 giorni dopo l’intervento chirurgico.

La paziente può ritornare alla propria attività lavorativa dopo 7-10 giorni dall’intervento chirurgico. L’attività fisica può essere ripresa nella maggior parte dei casi tra le 3 e le 4 settimane dopo l’intervento.

Subito dopo l’intervento i tessuti sono gonfi (si parla di edema tissutale) e ritornano alla normalità nell’arco di circa 30 giorni. Inoltre la ghiandola, laddove questa subisca l’intervento di pessi, si assesta in circa 6 mesi. Sebbene quindi le cicatrici guariscano in 2-3 settimane dall’intervento, il risultato si potrà apprezzare dopo circa 6 mesi.

Risultato


La mastopessi non ferma il fenomeno di ptosi delle mammelle. Il risultato non può essere definitivo perché la gravità continuerà a fare il suo corso anche dopo l’intervento. Si può comunque affermare che il risultato sarà soddisfacente e le mammelle manterranno la morfologia data dall’intervento per circa 3-6 anni (a seconda del tipo di mammella e di intervento effettuato).

Oscillazioni del peso corporeo potranno modificare la forma della mammella ottenuta con l’intervento.

L’intervento di mastoplastica riduttiva, a seconda della tecnica chirurgica che viene adottata, può portare ad un’impossibilità ad allattare e ad una diminuita sensibilità del capezzolo.