Di cosa si tratta

 

La sindrome del tunnel carpale è una sindrome causata da una compressione del nervo mediano a livello del polso. In questa sede infatti il nervo mediano passa in un canale inestensibile di circa 4-7 cm, costituito da ossa e coperto da un legamento, il legamento trasverso del carpo.

In condizioni di stress, dopo un uso prolungato della mano, il nervo mediano può rimanere "strozzato" all'interno di questo canale inestensibile che ne compromette la vascolarizzazione. Si rende pertanto necessario un intervento di decompressione del nervo che viene effettuato mediante la sezione del legamento. Il nervo viene così liberato, consentendo la sua corretta vascolarizzazione e ripresa di funzionalità.

 

Quali sono i sintomi

 

La sintomatologia della sindrome del tunnel carpale è duplice: un difetto di sensibilità del territorio innervato dal nervo mediano (associata a formicolii e dolore) e nei casi più gravi un perdita di forza dei muscoli innervati dal nervo mediano.

In dettaglio i territori e i muscoli interessati da questa sintomatologia sono quelli innervati dal nervo mediano:

  • Territorio sensitivo: a livello della mano il versante palmare le prime tre dita e la metà radiale del quarto dito. In caso di sindrome del tunnel carpale quest'area è interessata da formicolii. È frequente inoltre il dolore, spesso notturno, di intensità tale da svegliare il paziente.
  • Muscoli, in particolare alcuni lombricali, l'opponente, abduttore breve e il flessore breve del pollice. Questi muscoli, quando interessati, manifestano un deficit di forza della presa fine e del pinching (ovvero della presa con il secondo dito)

 

Come si fa diagnosi

 

La diagnosi di sindrome del tunnel carpale è soprattutto clinica e avviene sulla base della sintomatologia e di alcuni test clinici. Inoltre si avvale di un esame strumentale, l'elettromiografia, che misura la capacità del nervo di condurre uno stimolo elettrico a bassa intensità.

 

Come avviene l'intervento

 

L'intervento viene eseguito in anestesia locale e necessita un'incisione longitudinale di 2,5 cm a livello del palmo della mano. Attraverso questo accesso viene sezionato il legamento trasverso. Dopo l'intervento vengono posti dei puti riassorbibili e inserito un drenaggio (costituito da un morbido tubicino di silicone) che viene rimosso il giorno seguente. L'intervento dura circa 10-15 minuti e viene eseguito in regime ambulatoriale.

 

Cosa aspettarsi dopo l'intervento

 

In caso l'intervento sia effettuato in tempi ragionevoli dall'esordio della sintomatologia (entro 6-10 mesi), la regressione dei sintomi è generalmente completa. In caso invece il paziente giunga tardivamente all'intervento, potrebbero residuare deficit della sensibilità e di forza, sebbene formicolii e dolore scompaiano dopo l'intervento.

La ripresa delle attività è graduale e richiede 3 settimane per attività fini e 4-6 settimane per compiere attività manuali di forza.